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Novità Appalti Settembre 2021

01 October 2021

Gli avvocati del team Appalti Pubblici analizzano le novità più rilevanti.

Contributi dello studio

Interdittiva antimafia: legittimazione a ricorrere in capo ad ex amministratori e soci della società attinta – Con una recente pronuncia del Consiglio di giustizia amministrativa per la regione siciliana (sez. giur., 19 luglio 2021, n. 726) è stata affrontata la questione se l’informazione antimafia interdittiva sia impugnabile da parte della sola impresa destinataria, ovvero se la stessa possa essere autonomamente impugnata anche da parte di soci ed amministratori dell’impresa. Il Consiglio nel fornire utili indicazioni sul tema ha poi rimesso la questione all'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato – Articolo dell'Avvocato Michele Di Michele – Appalti & Contratti, 22 settembre 2021.

Leggi contributo integrale

Novità dal Team Public Law

L'Avv. Lidia Scantamburlo relatrice al corso di formazione "Subappalto, penali, riserve e altre problematiche nell’esecuzione dell’appalto" organizzato da Paradigma – Il 20 e 21 ottobre l'Avv. Lidia Scantamburlo, Head of Public Law dello Studio DWF, parteciperà in qualità di docente al corso formativo organizzato da Paradigma per l'approfondimento di alcuni aspetti di maggiore interesse della fase di esecuzione degli appalti pubblici. L'intervento dell'Avv. Lidia Scantamburlo si soffermerà in particolare sull'analisi delle figure del Direttore dei Lavori e del Direttore dell'Esecuzione nonché sull'esecuzione del contratto nel rispetto degli obblighi di sicurezza vigenti. 

Scopri di più sull'iniziativa

Segnalazioni

In commissione Lavori Pubblici del Senato il disegno di legge riguardante la delega al governo di riforma organica del Codice Appalti – Lo scorso 30 giugno, il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di disegno di legge delega (“DDL Delega Appalti”), finalizzato all’adozione di uno o più decreti legislativi in materia di contratti pubblici con lo scopo di razionalizzare, riordinare e semplificare l’attuale Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50).  Attualmente il DDL Delega Appalti è in corso di esame in commissione Lavori Pubblici del Senato. 
Tra gli obbiettivi della riforma, si segnalano:

  • semplificazione delle procedure di affidamento di appalti sotto soglia;
  • razionalizzazione, semplificazione (anche mediante la previsione di contratti tipo) e l'estensione delle forme di partenariato pubblico-privato, con particolare riguardo alla finanza di progetto;
  • riduzione dei tempi relativi alle procedure di gara, alla stipula dei contratti e all’esecuzione degli appalti, anche attraverso la digitalizzazione e l’informatizzazione delle procedure;
  • rafforzamento della disciplina delle clausole sociali;
  • superamento dell’Albo nazionale dei componenti delle commissioni giudicatrici nonché rafforzamento della specializzazione professionale dei commissari all’interno di ciascuna amministrazione.

Leggi il disegno di legge delega

Pubblicate le Linee Guida per la redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica da porre a base dell’affidamento di contratti pubblici di lavori del PNRR e del PNC – Il Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili (MIMS) ha pubblicato sul proprio sito internet le “Linee guida per la redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economia da porre a base dell’affidamento di contratti pubblici di lavori del PNRR e PNC” predisposte unitamente al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, così come previsto dall’art. 48, comma 7, del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito nella legge 29 luglio 2021, n. 108.

Leggi le linee guida

Normativa

Legge 29 luglio 2021, n. 108 – Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, recante Governance del Piano nazionale di rilancio e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure (cd. "Decreto Semplificazioni-bis").

Leggi il testo della Legge di Conversione

Giurisprudenza

Irrilevanza della violazione dell’obbligo posto dalla lex di gara di procedere all’apertura della busta telematica contenente l’offerta tecnica in seduta pubblica – Il mancato rispetto della previsione della lex specialis che prescrive di procedere in seduta pubblica all’apertura della busta tecnica costituisce mera irregolarità non viziante e non può invalidare la procedura ove la stessa si svolga in modalità telematica. Lo svolgimento della gara in modalità telematica esclude infatti di per sé il rischio di una manipolazione delle offerte successiva alla loro presentazione. Acclarato, dunque, che l’apertura delle buste in seduta pubblica perde la propria ragion d’essere nell’ambito di una procedura telematica, la menzionata disposizione della lex specialis nulla aggiunge in termini di garanzia per la regolarità della gara, configurando piuttosto un irragionevole aggravamento del procedimento – TAR Friuli-Venezia Giulia, Sez. I – sentenza 13 settembre 2021 n. 266

La dichiarazione dell'impresa concorrente circa la sussistenza di segreti tecnici e commerciali, finalizzata ad escludere o limitare l'accesso alle informazioni sensibili contenute in offerta, deve essere motivata e comprovata – L'esclusione del diritto all'accesso prevista dall'art. 53, comma 5, lett. a), del codice dei contratti in relazione "alle informazioni … che costituiscano, secondo motivata e comprovata dichiarazione dell'offerente segreti tecnici o commerciali" richiede una valutazione in concreto dei motivi addotti a salvaguardia del segreto fondata su una comprovata motivazione da parte dell'aggiudicatario. L'accesso alle informazioni contenute nell'offerta tecnica non può, dunque, essere limitato sulla base di una generica dichiarazione dell'aggiudicataria circa l'inclusione nel contenuto dell'offerta di informazioni costituenti segreto tecnico-commerciale (con la mera elencazione delle parti interessate) non valutata in concreto della Stazione Appaltante – TAR Lazio – Roma, Sez. III – sentenza 22 settembre 2021 n. 9877

Irrilevanza di una presunta ipotesi contravvenzionale in materia ambientale, già sottoposta a oblazione, e quindi estinta, ai fini del giudizio di inaffidabilità dell'operatore – La sussistenza di una contravvenzione, già sottoposta a oblazione non può mai comportare l'esclusione del concorrente, neppure ai sensi dell'art. 80, comma 5 del D.Lgs. 50/2016, in quanto il pagamento dell’oblazione ai sensi degli artt. 318-quater, comma 2 e 318-septies del D.lgs. 152 del 2006, comporta l’estinzione automatica della contravvenzione, rendendola tamquam non esset. Non può dunque considerarsi illegittima l’aggiudicazione di una gara di appalto per il solo fatto che la ditta risultata vittoriosa abbia omesso, in sede di domanda di partecipazione alla gara, di dichiarare la preesistenza della contravvenzione se al momento della domanda di partecipazione il reato ambientale oggetto della contravvenzione era già estinto – TAR Friuli-Venezia Giulia, Sez. I – sentenza 13 settembre 2021 n. 278

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